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indice del n. 201 gennaio 2023

Editoriale

Incontri

Intervista a David Russell
di Giacomo Susani  

Ricerche e approfondimenti:

Elena Padovani (1923-2005).
Un ritratto biografico a cento anni dalla nascita
di Stefano Picciano

Matteo Carcassi. Nuovi elementi biografici
di Catherine Marlat

Breve storia di una chitarra. Omaggio a Enrique García nel centenario della morte
di Diego Milanese

La Schola Fiorentina. Una miniera di composizioni per chitarra.
III: Alvaro Company (Firenze 1931-2022). In ricordo di un Maestro
di Vincenzo Saldarelli

Recensioni

dischi
musiche

Corsi e concorsi


Europe € 15.00

Rest of the world € 17.00


index n. 201 January 2023

Editorial

Encounters

Interview with David Russell
by Giacomo Susani  

Studies and research

Elena Padovani (1923-2005).
A biographical sketch on the 100th year since her birth

by Stefano Picciano

Matteo Carcassi. New biographical elements
by Catherine Marlat

Brief story of a guitar. Homage to Enrique García on the centenary of his death
by Diego Milanese

The Schola Fiorentina. A treasure trove of compositions for guitar.
III: Alvaro Company (Florence 1931-2022). In memory of a Master
by Vincenzo Saldarelli

Reviews

Recordings  
Scores

Master classes and competitions 

EDITORIALE

Questo è un anno di anniversari e ricorrenze. Dopo aver festeggiato il cinquant’anni dalla nascita della nostra rivista l’anno scorso, sapevamo che nel 2023 scadevano trent’anni dalla scomparsa del suo fondatore che progettiamo di ricordare, nel corso di quest’annata, pubblicando raccolte dei suoi scritti. Invece, già questo primo numero, un po’ per pianificazione un po’ a sorpresa, è composto quasi totalmente di articoli che vogliono omaggiare diversi anniversari. E anche questa volta, come nel numero precedente, il materiale si presenta in modo ciclico come si vedrà.

Apriamo con un’intervista a David Russell firmata da Giacomo Susani. Non è la prima volta che Russell è ospite nelle nostre pagine; i tempi però cambiano e un aggiornamento sembrava necessario. I chitarristi nati come lui nei primi anni Cinquanta appartengono a una generazione che ha potuto scegliere di svolgere il proprio mestiere di musicista e concertista senza dovere per forza combinarlo con altre attività per assicurarsi uno stipendio. È una scelta proibita agli strumentisti di oggi. In occasione quindi del cinquantennio trascorso dalla fondazione de “il Fronimo” abbiamo voluto conoscere il punto di vista di una persona che ha attraversato questi cinquant’anni da testimone e da protagonista.
Il primo articolo è dedicato a Elena Padovani, chitarrista italiana nata nel 1923. Ed ecco il primo anniversario. Stefano Picciano, con una meticolosa ricerca delle varie fonti, ripercorre le tappe importanti della vita di questa pioniera, una delle allieve del primo corso tenuto da Segovia all’Accademia Chigiana di Siena. Grazie a quei corsi è cambiata la storia della chitarra in tutto il mondo, visto che i partecipanti sono poi diventati capiscuola nei propri paesi fondando classi di chitarra in conservatori per la prima volta. Elena Padovani, infatti, vinse, nel 1962, una delle prime cattedre aperte nei conservatori italiani, quella di Bolzano, dove insegnò fino al pensionamento.
L’articolo seguente non è nato per ricordare un anniversario. Volendo esagerare però, potremmo dire che sono passati 170 anni dalla morte di Matteo Carcassi (1796-1853). Si tratta solo di una combinazione, come per combinazione l’autrice, Catherine Marlat, si è imbattuta su diversi documenti relativi al chitarrista fiorentino, documenti prima sconosciuti. Spesso capita a ricercatori di trovare per caso informazioni su un argomento che non era l’oggetto della propria ricerca. È quello che è successo a Catherine Marlat che ha pensato di comunicare le sue scoperte a Brian Jeffery. Brian sapeva che gli unici altri articoli riguardanti Carcassi erano stati pubblicati sul Fronimo e le ha consigliato di scriverci (grazie Brian!). È così che è nato questo articolo che, pur essendo breve, contiene notizie importanti che completano e correggono quelle precedenti.
Siamo leggermente in ritardo per il centesimo anniversario della morte del liutaio Enrique García, la cui scomparsa risale all’ottobre 1922. Non era possibile inserire nel numero 200 questo omaggio, ma corriamo subito ai ripari. Diego Milanese ripercorre l’itinerario di una chitarra del celebre liutaio: la n. 43 costruita nel 1904. Si tratta dello strumento che Tárrega imbraccia in una foto del 1909 che lo ritrae durante uno dei suoi ultimi concerti. La chitarra prese poi la strada verso l’Argentina, dove è stata suonata e registrata in disco, per poi fare ritorno in Europa. Diego Milanese approfitta della storia di questo strumento per rendere omaggio al suo costruttore, figura importante per la storia della liuteria nel Novecento.
L’ultimo articolo è firmato da Vincenzo Saldarelli e fa parte della serie dedicata alla Schola Fiorentina. Questa terza puntata è incentrata su Alvaro Company (1931-2022) e sulla sua opera più importante, Las seis cuerdas, scritta nel 1963. La ricorrenza quindi in questo caso riguarda i sessant’anni di questa composizione che fu uno spartiacque nel repertorio chitarristico per la complessità e innovazione nella scrittura. Per dirla con le parole di Reginald Smith Brindle: “Las seis cuerdas non solo costituisce un riassunto di possibili tecniche chitarristiche valide per un futuro anche lontano, ma è anche una sfida a qualsiasi esecutore sia per l’aspetto tecnico, sia per l’interpretazione.”
Alvaro Company (insieme a Smith Brindle) frequentò quel primo corso di Segovia all’Acca­demia Chigiana ed erano compagni di classe di Elena Padovani, la protagonista dello scritto che apre questo numero. Vi sono foto e testimonianze che potrebbero far parte indifferentemente del primo o dell’ultimo articolo chiudendo così il ciclo cui accennavamo all’inizio.
Visto che sul numero 200 abbiamo pubblicato solo articoli, dedichiamo qui più spazio alle recensioni per recuperare un po’ di arretrati, saltando anche la rubrica della “Bottega della chitarra”, dato che non vi erano novità.
Se vi è capitato di visitare il nostro website ultimamente, vi sarete accorti che ha cambiato veste. Ora dovrebbe essere facile per noi aggiornarlo di persona in modo da poter inserire subito eventuali annunci dell’ultimo momento. Non dimenticate quindi e non esitate di inviarci notizie di concerti o inserzioni per la “Bottega”. Abbiamo detto “dovrebbe essere facile aggiornarlo”, per quanto riguarda il sito. Confessiamo che ancora non abbiamo imparato ma contiamo di recuperare durante le vacanze.

Buon 2023!