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indice del n. 204 ottobre 2023

Editoriale

Incontri

Incontri
Intervista ad Andrea Dieci
di Andrea Monarda  


Ricerche e approfondimenti

Da Quattro poesie spagnole a Dedica 2015. L’itinerario chitarristico di Giacomo Manzoni
di Leonardo De Marchi

I concerti di Francisco Tárrega (1892-1909) a Barcellona e dintorni
di Josep Ma Mangado

La Sonata para guitarra di Antonio José: i due manoscritti a confronto
di Leonardo Lospalluti

La chitarra Mozzani di Segovia: una vicenda chiarita?
di Marco D’Agostino

Memorie di un chitarrista errante
Breakfast a Riyadh
di Francesco Biraghi  

Idee a confronto  

Recensioni
Dischi
Musiche

Novità editoriali e discografiche

Corsi e concorsi

Europe € 15.00

Rest of the world € 17.00


index n. 204 October 2023

Editorial


Encounters
Interview with Andrea Dieci
by Andrea Monarda  

Studies and research
From Quattro poesie spagnole to Dedica 2015. Giacomo Manzoni and the guitar
by Leonardo De Marchi

The concerts of Francisco Tárrega (1892-1909) in Barcelona and its surroundings
by Josep Ma Mangado  

Sonata para guitarra by Antonio José: a comparison of the two manuscripts
by Leonardo Lospalluti

Segovia’s Mozzani guitar: a question clarified?
by Marco D’Agostino

Memories of a wandering guitarist
Breakfast in Riyadh
by Francesco Biraghi  

Exchange of Ideas and Opinions  
Reviews
Recordings  
Scores  

Books, Music, Records: New releases  

Master classes and competitions  


EDITORIALE
Un giorno, dopo una sessione di esami di ammissione in Conservatorio, Ruggero Chiesa, la cui classe in quegli anni viaggiava permanentemente con venti allievi, mi disse: “Oggi è venuto a fare l’esame un ragazzino di appena quattordici anni. Ha suonato le Variazioni op. 9 di Sor in modo perfetto, impeccabile, maturo. L’avrei preso subito, ma non potevo: non ho posto. Quanto mi dispiace!” Era il 1983 e quel ragazzino, ammesso nella classe di Paolo Cherici, era Andrea Dieci che negli anni ha continuato a suonare così: perfetto e impeccabile. Un rappresentante della scuola chitarristica italiana di prim’ordine che Andrea Monarda, nell’insolita veste di intervistatore, ci fa conoscere più da vicino.
Con piacere ospitiamo un nuovo contributo di Leonardo De Marchi, un omaggio, con leggero ritardo, ai novant’anni di Giacomo Manzoni (1932), figura importantissima del panorama culturale italiano. Tanti anni fa Elena Càsoli aveva dedicato a Echi una puntata della sua rubrica “Contem­poranea”. Ma il rapporto di Manzoni con la chitarra non si esaurisce con questo brano. De Marchi, per dirla con le sue parole, vuole con il suo articolo ricostruire la concezione che Manzoni ha della chitarra, inquadrando l’opera per questo strumento nel suo insieme. Manzoni, infatti, ha scritto altri brani per o con chitarra oltre a Echi: il suo contributo alla letteratura del nostro strumento è quantitativamente ristretto, ma è di qualità e merita di essere conosciuto.
Un altro gradito ritorno è quello di Josep Mangado, ricercatore specializzato in tutto quello che riguarda la chitarra in Catalogna e in particolare a Barcellona. Questa volta si concentra sull’attività concertistica di Francisco Tárrega nella capitale catalana e i suoi dintorni. La prima parte dell’articolo è dedicata all’infanzia di Tárrega e al suo primo viaggio a Barcellona. Sicura­mente l’immagine seria e un po’ ascetica che abbiamo di don Francisco mal si concilia con il monello indisciplinato, seppur talentuosissimo, che ci rivela la lettura di questa interessante prima puntata.
Leonardo Lospalluti è una vecchia conoscenza del “Fronimo” e la sua prima collaborazione risale a un po’ meno di trent’anni fa, quando raccoglievamo idee e progetti per l’insegnamento della chitarra nelle scuole medie musicali. Lo scopo di questa nuova collaborazione è la comparazione dei due manoscritti autografi della Sonata para guitarra di Antonio José, in modo da rendere superflua la consultazione di entrambi a chi decide di affrontare quest’importante composizione.
Diamo poi il benvenuto a un nuovo collaboratore, Marco D’Agostino, il cui articolo abbiamo purtroppo dovuto dividere per mancanza di spazio. Ne sono protagonisti Andrés Segovia e Luigi Mozzani… ma forse in realtà il vero protagonista di questa vicenda è una chitarra: lo strumento che Mozzani costruì per Segovia nel 1937 e del quale si erano perse le tracce. Che fine ha fatto quella chitarra? E Segovia l’ha mai suonata in concerto negli Stati Uniti come aveva prospettato a Mozzani? Le risposte a queste domande le troverete nella prossima puntata, mentre in questa leggiamo di com’è nato il rapporto tra Segovia e il chitarrista-liutaio modenese, e con esso l’idea della costruzione di una chitarra destinata a sostituire la malandata Manuel Ramírez o per lo meno dare la possibilità di un’alternativa al concertista che, scappando frettolosamente da Barcellona, non aveva potuto salvare altri strumenti.
Infine, Francesco Biraghi, nelle vesti del “chitarrista errante”, ci racconta un altro episodio delle sue avventure in giro per il mondo.
La pagina dei Corsi-Concorsi-Appuntamenti è un po’ striminzita, come vedrete, ma non abbiamo ricevuto notizie riguardanti la stagione che sta per cominciare. L’assenza poi della “Bottega della chitarra” è dovuta alla mancanza di nuovi annunci. La terremo aggiornata sul nostro website se riceveremo novità.
La nuova edizione del Convegno della chitarra avrà luogo il 7 ottobre, ma i premi sono già stati annunciati. Quindi non roviniamo a nessuno la sorpresa se approfittiamo di questo spazio per congratularci con il nostro collaboratore Romolo Calandruccio al quale sarà consegnata la Chitarra d’oro per la musicologia per le sue ricerche su Carulli e Carcassi che i nostri lettori già ben conoscono.
Per finire, una comunicazione di servizio:  a fine luglio/primi di agosto è stato inviato a tutti gli abbonati il volume Note di copertina contenente gli articoli con tale titolo firmati da Ruggero Chiesa dal 1988 al 1993, un modo per ricordarlo a trent’anni della sua scomparsa. Ci siamo resi conto che il volume non è ancora arrivato a tutti. Il servizio postale nel mese di agosto è, evidentemente, più inaffidabile del solito. Perciò, se quando leggete queste righe non avete ancora ricevuto il libro, scriveteci e lo invieremo di nuovo.